lunedì 27 febbraio 2012

Scaramella, come avvenivano le demolizioni al Parco del Vesuvio ROMA- C’è anche un irpino, un imprenditore della provincia, tra i nove indagati insieme a Mario Scaramella, consulente della Commissione Mitrokhin, istituita dal governo Berlusconi nel 2002 sotto la presidenza dal senatore Paolo Guzzanti, conosciuto a livello nazionale per due vicende: le presunte dichiarazioni di ex ufficiali dei servizi russi (in particolare da Aleksandr Litvinenko), tra i politici italiani che sarebbero stati in contatto con il Kgb vi sarebbe stato l'ex premier Romano Prodi ed il ricovero per presunta infezione da polonio, quello che aveva ucciso proprio Litvinenko. Nel processo di questa mattina, però, di spy storie c’è ben poco. Anzi, nulla. l’accusa è di associazione a delinquere e truffa ai danni dell'Ente Parco del Vesuvio. I.S, queste le iniziali dell’irpino indagato, insieme all'ex compagna di Scaramella e «special assistant secretary general» dell'Ecpp, Giorgia Dionisio; il detective Fulvio Mucibello, ex consulente del Parco; l'interprete Andrey Ganchev; Cristian Trentola; Alfredo Carosella; Massimiliano Quintiliani. Scaramella e soci, avrebbero fatto risultare demolizioni eseguite e pagate, per almeno un milione di euro, quando queste non erano mai avvenute. L’accusa è di «avere, in concorso tra loro, impedito con mezzi fraudolenti l'espletamento della gara d'appalto per la demolizione di due manufatti abusivi (a Sant'Anastasia e Ottaviano) invitando alla gara solo ditte che non avrebbero potuto partecipare» perché sprovviste di autorizzazione Soa per le demolizioni, prive di mezzi e finanche di partita Iva.

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