sabato 18 settembre 2010

Camorristi, anarchici ed il caso dell'assassinio Vassallo

Sull'ipotesi di eventuale matrice anarchica dell'assassinio di Angelo Vassallo avanzata in un articolo di Aldo Bianchini

pubblicata da Peppe Tarallo il giorno mercoledì 8 settembre 2010 alle ore 11.47
Riporto qui un mio commento postato a un articolo di Aldo Bianchini su 'DentroSalerno'

Caro direttore,permettimi di fare delle osservazioni alla tua analisi.Mentre argomenti su elementi e indizi che fanno pensare a un agguato della camorra,poi affermi ” E la camorra, se di questo vogliamo parlare, difficilmente rischia tutto pur di entrare in una zona in cui non ha mai attecchito, ci sono tanti altri lidi dove poter approdare facilmente” per poter passare a un’ipotesi che non andrebbe scartata di tipo terroristico di derivazione anarchica dovute ad eventuali frange estreme legate al caso Mastrogiovanni,il maestro anarchico morto a seguito di TSO ordinato dal sindaco assassinato.Io credo che sia stata la sottovalutazione che tu sembri sottoscrivere della penetrazione camorristica(e forse non solo)sostenendo che si tratta di ‘zona in cui non ha mai attecchito’.Questo non solo contrasta con un’evidenza che solo certo struzzismo politico e giornalistico si ostina a non vedere e a negare come se qesto fosse una diminutio del luogo e un’offesa alla dignità e all’integrità del territorio.Contrasta con dicharazioni del procuratore Roberti e soprattutto con relazioni della commissione parlamentare antimafia che hanno descritto il Cilento,in particolare la costa come area di investimenti e riciclaggio della camorra nonchè di usura e traffico di droga e perfino armi.E in questa occasione non solo io ma magistrati come Marino o scrittori come Saviano hanno confermato la presenza della camorra.E’ da da almeno 30 anni che la camorra ‘è approdata’ in Cilento e fa lauti guadagni e investiemnti come dimostrano l’insediamento dell'’hotel Castelsandra di don Luigi Romano a San Marco di Castellabate confiscatogli per appartenenza al clan Nuvoletta e di nuovo oggi appetito e reclamato dai suoi soci parenti Agizza e dai suoi stessi eredi.Così come continua a prosperare,nello stesso comune, l’attività e la rete ‘commerciale’ dei Fabbrocino.O si pensa che questi siano presenze solo imprenditorali?Già nel 1991 a me direttamente il direttore del Castelsandra,al mio rifiuto di assecondare operazioni ‘amiche’ nel territorio tra Montecorice e Acciaroli disse:”Ma che credi?non lo sai che l’80% degli investimenti sula costa cilentana sono della camorra?”.E ti posso assicurare che dopo pochi mesi secondo quando mi era stato preannunciato da rappresentanti locali degli interessi di un villaggio turistico poi da me abbattuto in seguito, dopo lunghe battaglie anche giudiziarie,mi fu tolta la fiducia(”o accetti e cedi o ci compriamo la giunta”,mi fu detto testualmente proprio sotto casa mia)arrivando anche a tenere di fatto sequestrato un assessore.Per questo affare io e un altro consigliere di minoranza precedentemente avevamo ricevuto proposte corruttive di comparielli legati al Castelsandra,proposte in cui io e l’altro consigliere potevamo stabilire la somma che ci sarebbe stata data senza lasciare traccia e anche concedendoci la possibilità di salvarci la faccia(”potete continuare a opporvi ma senza fare il clamore e il casino mediatico”che creava problemi…ed era la nostra forza).Solo l’elezione diretta del sindaco nel ‘93 mi rimise in sella fino al 2001.Posso dirti che l’elezione successiva del sindaco,ancora in carica,è stata determinata dalla speculazione e da persone legate alla camorra che hanno anche presidiato e ‘vigilato’ davanti ai seggi.Oggi l’amministrazione comunale ha riaperto le porte alla speculazione edilizia e agli investimenti nel campo immobiliare ed edilzio di dubbia e sospetta provenienza.Nel mio comune opera attivamente una cricca che cura tutti i passaggi di compravendita dei terreni fino al rilascio della autorizzazione.Riferimento e sponsor dichiarato di questi investimenti curati dalla cricca è il sindaco in persona,già assessore al personale per un breve periodo nella giunta Cirielli,sotto le cui ali protettive ora si è messo dopo varie trasmigrazioni.Oltre ad essere direttore amministrativo dell’ospedale di Roccadaspide il cui sindaco ha affermato che andrebbe cacciato a calci.La speculazione avviene con la piena condivisione attiva della Soprintendenza-diretta da Zampino-che con una semplice nota ha di fatto disapplicato i vincoli preordinati alla redazione di piani esecutivi da parte di tutti i comuni del Cilento costiero interessati dal PTP(Piano Territoriale Paesistico):nel mio comune-pur sprovvisto ancora di PRG-per mia diretta conoscenza è un giochetto farsi approvare-con una parvenza di legalità-vere e proprie lottizzazioni che vengono trattate come progetti convenzionati sottraendoli così alla competenza sia del consiglio comunale che dello stesso parco. Questo trucchetto,con l’avallo della Soprintendenza,ho il sospetto che sia copiato anche da altri comuni.E soprattutto non credo che la presenza,l’influenza e il condizionamento della speculazione e di investimenti malavitosi siano circoscritti al comune di Montecorice e di Castellabate ma,per le cose ricordate prima ,sicuramente riguarderanno l'’intera fascia costiera.Quanto al comune di Pollica io mi sento di affermare che il sindaco Vassallo ha sottovalutato la presenza della camorra.Quando tra noi c’era più dialogo e collaborazione al mio invito a vigilare e a controllare certe presenze pericolose e rischiose nel settore turistico-ristorativo lui mi rispondeva di ritenere di riuscire a controllarle e incanalarle all’interno di sue scelte e direttive amministrative,fino a spingersi a sostenere insieme ad alcuni di questi l’elezione del nuovo sindaco del mio comune,salvo poi a prenderne le distanze poi per intervenuti contrasti e diverse scelte politiche.Vassallo io credo abbia sopravvalutato il suo potere e sottovalutato quello di queste forze e presenze che nel frattempo si sono ancor più rafforzate e accresciute,anche negli appetiti, proporzionalmente al valore sempre crescente che lui intelligentemente è riuscito a dare al suo comune.Questo lo dico a prescindere dall’ipotesi di un assassinio di stampo camorristico che se confermato confermerebbe non solo questa mia analisi ma certificherebbe la sua presenza ‘ufficiale’ e l’apertura di una nuova fase,più aggresiva e violenta tesa ad affermare un suo dominio incontrastato e incontrastabile. A ciò non giova la tesi minimizzatrice da te affacciata e condivisa da altre autorità isituzionali e in ultimo proprio dal vicesindaco e altri amministratori di Pollica che ritengono la presenza della camorra offensiva e disdicevole per l’immagine turistica del comune,sposando l’ipotesi o della reazione violenta di spacciatori contrastati personalmente e solitariamente dal sindaco o di una reazione o vendetta di qualcuno,locale, che ha covato un odio e rancore personale per un eventuale torto subito.Io personalmente so che questa tesi ad Acciaroli è sostenuta proprio da queste inquietanti presenze legate alla camorra e temo che la stiano facendo passare ’spontaneamente’ tra i paesani come la più consona e conveniente per l'’immagine di un paese e di un comune che rischia diversamente di vedere crollare proprio quell’'immagine che il sindaco Vassallo ha portato così in alto.”La camorra non avrebbe sprecato 7/9 colpi,ne sarebbero bastati 2″ “La camorra perchè avrebbe dovuto compromettere i suoi ‘pacifici’ affari?”. Ma giudici come Marino o giornalisti e opinionisti esperti di camorra ritengono invece la modalità e l’efferatezza dell’assassinio di Vassallo compatibili con lo stile della camorra.E veniamo alla tua tesi giornalistica che fai per non trascurare nulla azzardando così una tremenda ipotesi: ” La vendetta di qualcuno troppo vicino al defunto maestro anarchico?” Certo questa ipotesi soddisfacererebbe il carattere locale e ‘personale’che si vuol dare al delitto per allontanare l’altra spaventosa e ancor più tremenda legata alla matrice camorristica che tanto nuocerebbe all’immagine del paese e della stessa camorra che,assolta da dirette responsabilità,potrebbe continuare a fare i propri affari indisturbata e pacifica.Pur convenendo che nessuna iptesi possa e debba essere scartata,permettimi di contestare questa tesi per me irreale e assurda.”Qualcuno troppo vicino al defunto maestro anarchico” può essere o un suo familare o un amico-compagno anarchico.Tra i familiari ci sono un solo fratello,che, da sempre riservato, è dedito alle sue attività di azienda rurale familare e che notoriamente non è capace di far male a una mosca;una sola sorella residente attualmente nel Cilento,professoressa,la cui compostezza e dignità molti hanno potuto conoscere ed apprezzare nelle sue interviste televisive,altre 2 residenti in altre città del centro-nord di cui una mi sembra sposata con uno delle forze dell’ordine.Ha una sola nipote maggiorenne,Grazia Serra, che studia a Roma e che si è segnalata nella trasmissione di ‘Mi manda RAI3′ e non credo che abbia vocazioni omicide:tutta la famiglia chiede alla magistratura giustizia e non credo abbiano tentazioni di farsi giustizia da sè. Un anarchico? Lo stesso Franco non faceva più militanza attiva dopo i fatti che lo hanno visto coinvolto nel delitto Falvella nè risultano esistenti circoli o tradizioni anarchiche in Cilento nè mai esistite storicamente in loco frange estremistiche o anarchiche,anche volendo ammettere che “Nessuno …può contestare che la rabbia delle frange estreme della sinistra o dell’anarchia possono a volte sfociare in azioni eclatanti e molto violente”. Al giornalista Bianchini o ad altri,storici o cronisti,non credono risultino cose del genere a meno che non si risalga ai moti ottocenteschi del Cilento.Nè risultano essersi mai verificate azioni così efferate come l’assassinio di Vassallo come fatto ‘personale’ tra persone private o verso amministratori.E visto che si fa l’ipotesi che il sindaco abbia potuto conoscere la persona che lo ha bloccato e ammazzato escludo per il momento,come tu stesso sembri fare, un eventuale anarchico venuto da fuori,anche se io nei giri che ho fatto un pò in tutt’Italia incontrando circoli,gruppi o singoli anarchici non ho sentito mai nessuno pronunciare parole o intenzioni violente…anche perchè normalmente gli anarchici sono non violenti.E anche nei sit-in o incontri organizzati in loco si è manifestato in maniera civile e pacifica.L’unica ipotesi che potrebbe essere fatta,per indicare persone conosciute da Vassallo,e quindi escludendo il cognato di Mastrogiovanni Vincenzo Serra,e visto che forse si trattava di 2 persone,per esclusione rimaniamo io e Giuseppe Galzerano,entrambi amici e Galzerano con l’aggravante di essere anarchico).Anche se nessuno di noi 2 possiede o sa maneggiare armi,entrambi abbiamo un alibi di ferro e ci dichiariamo a disposizione della magistratura.Personalmente penso che caro direttore ti potevi risparmiare questa tua ipotesi ‘giornalistica’.E’ grave che venga suggerita e insinuata ua pista che rientra nella migliore tradizione dei depistaggi soprattutto perchè sia Mastrogiovanni che Vassallo hanno avuto morti sia pure diverse ma egualmente atroci.Aver denunciato la illegittimità e l’arbitrarietà del TSO adottato dal sindaco Vassallo,non ha impedito a me e a Galzerano nè ad altri di essere profondamente addolorati per la morte del sindaco,di chiedere anche per lui come per Franco verità e giustizia e di partecipare ieri sera al corteo-fiaccolata per condividere il comune impegno in difesa del territorio e delle istituzioni che sono stati colpiti nella sua persona.

Giuseppe Tarallo

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