giovedì 2 dicembre 2010

AGROPOLI. "Bigia" la scuola e si porta a casa 10mila euro con un fortunato biglietto del "gratta e vinci".



ORESTE MOTTOLA
"Bigia" la scuola e si porta a casa 10mila euro con un fortunato biglietto del "gratta e vinci". E' accaduto ad un ragazzo, probabilmente di Perdifumo, studente di una delle scuole superiori di Agropoli. "L'ho visto prima urlare di gioia e poi girarsi per prendere il telefonino e parlare con il padre", per l'ennesima volta il tabaccaio Francesco Calabrese racconta quella scena così inconsueta. Davanti ad una vincita considerevole ci sono tanti modi per reagire. Quel ragazzo che pochi minuti prima era entrato nella sua rivendita per comprare un tagliando da cinque euro ha stupito non solo lui ma diversi presenti. Con il genitore ha esordito mettendo le mani avanti ed ammettendo la sua colpa: "Papà guarda che oggi ho fatto filone". E tutto di un fiato, senza fare una pausa: "Però ho vinto 10 mila euro con il gratta e vinci". E' stata quella frase, pronunciata a voce alta e chiara, a far rendere conto Calabrese dell'accaduto. Il tabaccaio ha potuto anche intuire come il genitore non abbia disapprovato la condotta del ragazzo: "La reazione del padre? Lo sentivo gridare gioioso".
Francesco Calabrese, titolare di una della più centrale delle tabaccherie di Agropoli, ha visto quel ragazzo, "più sui diciassette che diciotto anni", come continua a raccontare, non stare più nella pelle e fare numerosi salti di gioia, pochi attimi dopo aver "grattato" su quel tagliando da cinque euro appena acquistato. Poi vede la comitiva del giovane che velocemente si allontana dal locale. "Gridavano così tanto che qualcuno, nei dintorni, ha pensato chissà cosa, magari ad un malore, ed è accorso", aggiunge Calabrese. "Non erano sicuramente di Agropoli. Qui ci conosciamo tutti, almeno di vista. Dall'inflessione dialettale abbiamo determinato trattarsi di ragazzi della vicina Perdifumo", ricostruisce il tabaccaio. La "localizzazione" del fortunato giovane è stata poi confermata da altri ragazzi, sopraggiunti successivamente. "Finalmente una buona notizia per noi", commenta Francesco Pecora, sindaco del paesino cilentano, ancora alle prese con l'emergenza maltempo che qui tiene in apprensione diverse famiglie residenti in contrada Difesa che non possono rientrare nelle loro case. "Non so ancora chi è, e non vorrei – dice - trovarmi nei panni del padre che certamente non può dirgli bravo poiché non è andato a scuola. Però con questi risultati ritengo che un occhio, ogni tanto, si possa pure chiudere ". Ad Agropoli la storia del giovane travolto dall'emozione per la vincita, che afferra il cellulare e chiama il padre, tiene banco.
 "Il giovane era talmente felice che ha voluto condividere la sua gioia con i genitori, dimenticando
però che a quell'ora, erano le dieci e trenta, avrebbe dovuto essere a scuola" racconta il titolare
della rivendita, Francesco Calabrese. "Non mi sorprende affatto la gioia del padre – aggiunge Cristoforo Cappetta, insegnante di religione al liceo Gatto – in questi tempi sono in tanti ad attaccarsi a queste speranzelle, che quando davvero arrivano, fanno dimenticare tutto, figurarsi il diritto – dovere del ragazzo di trovarsi sui banchi in quel momento…".

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