giovedì 2 dicembre 2010

Nuovo sequestro a Paestum


ORESTE MOTTOLA
Nuovo sequestro nell'area archeologica di Paestum in pochi giorni. Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Foce Sele, diretta dalla sottoufficiale Marta Santoro, hanno infatti sequestrato una abitazione di circa 100 metri quadrati realizzata senza rispettare il progetto originario.L'abitazione sorge a pochi passi dai templi, ed è stata realizzata in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale ed archeologico. Oltre al sequestro dell'abitazione, è stata denunciata la proprietaria, una donna del posto, per abusivismo edilizio. La scorsa settimana il Corpo Forestale aveva provveduto ad un altro sequestro sempre per abusivismo edilizio. Va avanti, a ritmi da record nazionali, l'attività di controllo del territorio sviluppata dagli uomini della Forestale, e non solo, nonostante questo a Paestum si continua a costruire dove non si potrebbe. La legge 220 del 1957, voluta dal senatore Umberto Zanotti Bianco, ha imposto il vincolo archeologico che comporta l'inedificabilità assoluta   per il raggio di un chilometro per tutta la lunghezza delle mura che circondano i templi della più importante città della Magna Graecia. Contro questa norma è in guerra il sindaco di Capaccio, Pasquale Marino: "Abrogatela, modificatela, ma toglieteci questo cappio dal collo", è la frase che ripete appena trova gli interlocutori adeguati. Diversa era la linea del suo predecessore, Enzo Sica: "L'idea era quella di incentivare l'abbandono della zona concedendo opportunità in altre zone del territorio comunale". "La 220 ha funzionato tutelando il territorio.
Ha qualche smagliatura, ma immaginate – dice Fausto Martino, funzionario della Soprintendenza - l'area archeologica Paestum senza la tutela di questa legge. Sarebbe soffocata dal cemento. Un piano strategico di riordino complessivo è urgente. Oggi non so dov'è più il paesaggio pestano disegnato dai pittori del Grand Tour". Il fatto è che è finito però il clima di tacito accordo, quasi un armistizio, fra abusivi e forze dell'ordine che nel passato ha scardinato di fatto la legge voluta da Zanotti Bianco.  Luca Palladino, giovane architetto, è autore di  puntuale studio sull'argomento: "Ottanta ettari di terreno sono stati mangiati, per sempre, da questo tipo di edilizia approssimativa e di poco pregio.E sono state violate altre leggi di tutela, quella del 1922 e poi ancora quella del 1937 e del 1939".

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