giovedì 2 dicembre 2010

Enzo Di Sirio mi chiede

Caro Oreste Mottola,
aspettiamo sempre la pubblicazione, per diritto di replica, di un nostro comunicato, che avete già in archivio.
La nostra non è presunzione o coercizione ma la richiesta di un elementare diritto di giustizia, a cui chi come voi fa informazione dovrebbe fare molto attenzione, cioè quello di non veder macchiata o offesa la dignità di persone o istituzioni, specie se con argomenti falsi e strumentali, che è quanto avvenuto con la pubblicazione del comunicato del sig. Caramante, senza filtri,che altre testate invece hanno posto, mantenendo inalterato il contenuto ma eliminando certi riferimenti gratuiti e offensivi. Di ciò me ne dispiace, sai bene la stima che nutro nei tuoi confronti e di quanti lavorano in Unico. Ma se dovesse continuare un certo atteggiamento da parte vs, che nulla ha che fare con il sacrosanto diritto della stampa di dire quanto si pensa, non potremo che trarne le conclusioni. E cioè che il  vs. è un atteggiamento ostile per partito preso nei confronti nel nostro movimento. Aspetto la pubblicazione integrale come avvenuto per l’altro (del Comune), ci stiamo anche come tempi e spazi, altrimenti  fondatamente dovrò cominciare realmente a pensare ad un atteggiamento ostile nei nostri confronti della vs. redazione.
Puoi, poi, chiedere a Bartolo il significato del titolo di quell’articolo in cui si dice che la mia destra somiglia molto alla sinistra? Non ho compreso né il significato ne l’attinenza col contesto dell’articolo. Inoltre quel trafiletto su Matteotti, rientra anche esso nella stucchevole retorica dei luoghi comuni di un certo “antifascismo di maniera”. Lo scrivente non ha compreso che oggi i riferimenti della destra sono ben altri e di ben altro spessore che quelli del ventennio. Non nego che vi sia ancora qualcuno, “vecchio”di idee ma non di anni, ancora legato all’amarcord ma la tendenza è ben altra. Ritengo quella precisazione inopportuna e strumentale, fatta da chi anche egli è vecchio perché legato a schemi del tutto superati. Sarebbe come se a margine della notizia di un congresso o un convegno di simpatizzanti del partito comunista si mettesse un trafiletto con le più numerose vittime del comunismo o una nota sul “libro nero sul comunismo”.  Troppo facile. Usciamo dalla logica dei recinti.
Scusami per la mia “irruenza” ma tanto dovevo dirti, perché tra noi non ci siano incomprensioni. Per me è importante dire ciò che penso, forse sono uno sciocco, uno dei tanti, ma ho una concezione etica che mi spinge a non avere un atteggiamento ipocrita e strumentale. A me interessa qualora ci incontrassimo poterti guardarti negli occhi senza remore o non detti.
enzodisirio

1 commento:

Enzo Di Sirio ha detto...

uh...l'hai postata. a due anni di distanza solo ora la leggo. complice una ricerca su google. ero davvero inkazzato! allora...
enzodisirio