venerdì 3 dicembre 2010

Altavilla, centomila euro vinti nella ricevitoria Milan Albanella, sfiorato il colpo grosso al bar degli scacchisti

  ORESTE MOTTOLA
Centomila euro, in due. Li hanno vinti al gratta e vinci, quello de “Il miliardario” nella tabaccheria di Laura Milan, moglie dell’assessore comunale Carmine Rizzo, due giovani di Borgo Carillia, frazione industriale ed agricola di Altavilla Silentina. “I nomi non li posso dire, mi hanno vincolato al segreto. Li conosco bene, sono dei ragazzi concreti, con la testa sulle spalle, che già lavorano e quei soldi li spenderanno non per capricci estemporanei ma per far stare meglio le loro famiglie. Devo dire che questa volta la fortuna non è stata cieca ma ha meditato bene su dove mettere gli occhi”, commenta l’assessore. L’hanno chiamato al negozio nella serata di giovedì, i due giovani fortunati e la moglie, faticavano a rendersi conto della bella sorpresa. Il terminale parlava di “vincita da prenotare in banca” e gli stessi vincitori pensavano di aver diritto a soli 100 euro. Non era così, c’erano tre zeri da aggiungere, così ha sentenziato Carmine Rizzo, sopraggiunto nel frattempo. E dopo poche ore è arrivata la conferma ufficiale. “Non si tratta di giocatori abituali. Ogni tanto si lasciano tentare dal grattino”, sempre però con moderazione. Da noi anche al lotto ci sono state delle belle vincite. Così come anche in altre ricevitorie nei dintorni il che mi fa pensare – conclude Rizzo - che l’intera zona sia beneagurante”.
AD ALBANELLA. Cinque numeri indovinati, 40.300 euro di vincita ed il rammarico di aver mancato il colpaccio del jackpot che poteva cambiare il destino di uno fino ad oggi come tanti. Ed anche di un intero paese che è in cerca di miglior fortuna. E’ accaduto alla ricevitoria Enalotto del bar Guadagno, località Pozzillo, nel cuore del centro storico di Albanella. “Mi ha chiamato, però anonimamente, voleva sapere – racconta Franco, uno dei titolari - come fare per ritirare la vincita. E non si è trattenuto dal dirmi che era eccitato per essere andato così vicino al colpaccio”. Siamo di fronte ad un fortunato o ad un superscalognato? Questo è il dilemma che divide chi frequenta il “bar del Pozzillo”, un locale che non è mica come tanti. Qui re, cavalli, alfieri e regine sono di casa, visto che qui s’incontrano, per una partita a scacchi, diversi appassionati. E’ così da almeno quarant’anni. Che abbia vinto qualcuno di loro? “La filosofia del vero scacchista non si sposa con i giochi di pura fortuna”, chiosa Gaetano Ricco, il professore brillante conferenziere, il più conosciuto fra di loro. Come non detto, allora. 

14 agosto 2009

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