venerdì 3 dicembre 2010

Roccadaspide. Al via la terapia intensiva


ORESTE MOTTOLA
Il nuovo reparto di terapia intensiva conferisce una marcia in più ad un ospedale, quello di Roccadaspide, che sa di dover difendere ogni giorno il diritto a continuare a funzionare. “Quest’ospedale è la mia assicurazione sulla vita” scrisse Raimondo Cammardella, un giovane sofferente di una rara patologia fortemente invalidante, autore di vari libri, al termine di una palpitante lettera, quando dalla Regione cominciarono a parlare di tagli al reparto di pronto soccorso. A tagliare il nastro del nuovo reparto di terapia intensiva e rianimazione del presidio ospedaliero di Roccadaspide è stato designato proprio lui che si muove su di una sedia a rotelle. E’ stato il colpo di teatro del sindaco Girolamo Auricchio per sgomberare il tavolo dal cumulo di tossine di questi giorni. I consiglieri regionali Gennaro Mucciolo e Gianfranco Valiante, entrambi originari della Valle del Calore, hanno lamentato di essere stati messi da parte, da parte del primo cittadino rocchese, tutto proteso ad onorare il vicepresidente Antonio Valiante, gratificato anche dalla cittadinanza onoraria. Auricchio non si smentisce: “Non finirò mai di ringraziare Valiante che ci ha aiutato ad invertire la rotta rispetto a decisioni profondamente sbagliate”. Il riferimento è all’annunciata fuoriuscita dalla rete dell’emergenza, vale a dire la soppressione del pronto soccorso. Dopo un’ampia analisi delle discrasie riscontrate nell’ultima programmazione sanitaria regionale, Auricchio lancia il grido di dolore: “Zone come la Valle del Calore e gli Alburni, il cuore del Parco del Cilento, senza un servizio fondamentale come quest’ospedale sono destinate ad una desertificazione rapidissima. A Napoli vogliono accollarsi questa responsabilità?”. A gettare acqua sul fuoco della polemica di questi giorni è anche Mario Miano, assessore provinciale all’agricoltura: “Non serve alzare i toni per rimediare un titolo di giornale. Alimentare inciuci è un danno alla nostra comunità. Dobbiamo difendere un bene della nostra zona, evitiamo di buttarci zappe sui piedi”. Per Fernando De Angelis, commissario straordinario dell’Asl: “Nessuna decisione è stata presa.
Il piano dei risparmi e della razionalizzazione serve a garantire il diritto alla salute per zone come la vostra”. Antonio Valiante ha echeggiato il “Nessun Dorma” dell’opera lirica, per invitare tutti a “guardare avanti” perché “la competizione tra medici e strutture pubbliche, che per il futuro sarà sempre più pressante, aiuterà il gioiellino che è stato finora costruito a Roccadaspide”. L’ospedale ora si arricchisce di un reparto di terapia intensiva. Sarà diretto dal dottore Bruno Mollo. “E’ dal 2000 che le attrezzature necessarie erano lì. Questioni di finanziamento – racconta Mollo - e di personale insufficiente ci hanno impedito di utilizzarle. Tutta la nostra chirurgia, che tanta abnegazione ha dimostrato, per questo è stata fortemente mortificata. Ora abbiamo dovuto rottamarle per sostituirle con macchine di ultima generazione. Così potremo far fronte alle più comuni emergenza quali il coma diabetico ed etilico, insufficienza respiratoria, ed alcune intossicazioni”.

31 agosto 2009

Nessun commento: