venerdì 3 dicembre 2010

Botte tra sindacalista e presidente della comunità montana, scontro a Postiglione

 
Oreste Mottola

“Statti zitto che sei un cretino. So io cosa debbo fare”. Ore 12.45, in una saletta della sede della comunità montana degli Alburni, il presidente Ezio Russo discute animatamente con i lavoratori addetti all’orto botanico di Bellosguardo. Li accompagna Vito Grieco, sindacalista della Flai Cgil. La tensione è altissima. Russo ascolta con fastidio il rappresentante dei lavoratori che gli spiega le procedure per recuperare altri fondi. “Ad un certo punto me lo sono sentito arrivare alle spalle. Mi ha dato prima un calcio dietro alla coscia e poi due pugni dietro alla schiena. Mi sono girato e volevo, istintivamente, difendermi. Nel frattempo altri lavoratori si sono interposti fra di noi. Io però ho accusato i colpi, che mi sono arrivati in successione, e non riuscivo a reggermi. Russo è stato allontanato dalla sede. Nel frattempo altri due operai si sentivano male per il clima che si era creato. Qualcuno ha chiamato l’ambulanza e così sono arrivato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Eboli. Mi hanno medicato e dato 7 giorni di prognosi”. Fin qui il racconto del sindacalista. Impossibile raggiungere il presidente Russo sui tre numeri di cellulare che usa normalmente. “Brutta storia da qualsiasi parte la si guardi” e l’unica considerazione che esce dalle bocche cucite dai sindaci di Serre e Sicignano degli Alburni, solitamente assai loquaci su altre vicende. 

Nessun commento: