venerdì 3 dicembre 2010

La marcia in più di Altavilla Silentina

E’ nella tradizionale operosità d’impronta contadina la marcia in più di Altavilla Silentina. Quando questa caratteristica del nostro dna è stimolata, o per lo meno non ostacolata, la comunità tutta va avanti, acquistando ruoli di preminenza all’interno del comprensorio della Piana del Sele. Da questa scia, che è fatta d’intelligenza mischiata all’olio di gomito del lavoro fisico, viene il successo della nostra filiera bufalina (pur con i contraccolpi del momento congiunturale), dell’istituto di credito che ci ha consegnato un ottimo polmone finanziario quanto mai utile oggi a far “respirare” la nostra economia, ed infine, un paesaggio – basato sulla successione di boschi, fiume e terre coltivate - modellato su misura per la nostra agricoltura e che ci dà ancora un’ottima qualità della vita. Questo è il vero “sistema Altavilla”. Il nome chi lo interpretò al meglio, scommettendo sull’innovazione portata dal credito in loco, è quello di Giovanni Saponara. A Gianni, come gli amici come lo chiamavano, piaceva molto lo sport. Il calcio ed il ciclismo. Serve, spiegava ai più increduli, per portare in giro il “buon nome” d’Altavilla. Il “modello di sviluppo” che lui aveva in testa era fatto di tutte queste cose: le buone pratiche degli avi agricoltori, il moderno dell’economia ed il presente di uno sport che era un po’ il condimento di tutto. Plaudiamo, e soprattutto aiutiamo, gli organizzatori del “Giro cliclistico”, Enzo Mordente in primis, che sviluppano la più grande delle azioni promozionali a favore dell’intera comunità d’Altavilla Silentina. E’ la più efficace campagna di marketing territoriale. Utile a tutti noi.

Oreste Mottola
Giornalista

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7 AGOSTO 2009

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